In questo articolo scoprirai i benefici di due frutti antichi poco usati che invece sono molto importanti per la salute e l’energia dell’essere umano.
Chi di noi non vorrebbe maggior salute e energia? Il ritorno all’alimentazione del passato sembra sia la soluzione giusta per ottenere ciò. Ad esempio, addirittura l’alimentazione preistorica è stata riportata in auge da diversi studiosi tra cui archeologi e nutrizionisti. cominciamo col dire, che l’alimentazione preistorica non era così sbilanciata verso le proteine come si crede e come si intende far passare nella nuova dieta paleolitica.
Infatti, gli scienziati che hanno esaminato i reperti degli avanzi nei piatti dei nostri antenati, parlano di una alimentazione molto ricca soprattutto di vegetali, anzi un vero e proprio tripudio vegetariano.
Gli esperti raccomandano che se vogliamo vivere meglio e dobbiamo tornare alle vere origini dell’alimentazione non alle diete moderne e commerciali squilibrate con eccessi di zuccheri, grassi e proteine animali. I nostri antenati morivano di altro ma non di certo di alimentazione come invece ci dice l’OMS sostenendo che il sovrappeso e l’obesità sono infatti tra le principali cause di morte e disabilità causando più di 1,2 milioni di decessi all’anno.
I nostri antenati avevano geneticamente due obbiettivi principali: sopravvivere e migliorare la specie. Proprio per questo possiamo imparare da loro come alimentarci per vivere in buona salute. Questi “guru antichi” avevano a disposizione il supermercato della natura e sceglievano il cibo seguendo l’istinto saggio della sopravvivenza e dell’evoluzione della specie. Purtroppo meccanismi che, di questi tempi, non abbiamo più. L’homo modernus è guidato dalla pubblicità ed ha drogato le papille gustative con lo zucchero e così non è più in grado di saper scegliere il cibo giusto per la sua salute.
Dalle ricerche più recenti gli archeologi hanno emerso che i nostri antenati mangiavano circa 50 diversi tipi di piante come:
- frutta e bacche per coprire il fabbisogno vitaminico e quello degli zuccheri
- semi e noci per i grassi e le proteine
- funghi consumati crudi.
Prendiamo in esame tra le righe di questo articolo i frutti che sono tra quelli più antichi e ricchi di proprietà nutrizionali benefiche per l’essere umano: il Melograno e il Bergamotto.
IL MELOGRANO
Il melograno nome botanico “punica granatum” che deriva dal latino “malum” (mela) e “granatum” (con semi) ricorda, infatti, quello della mela con all’interno i numerosi semi chiamati arilli. Con il nome melograno si intende l’albero, il frutto viene chiamato anche melagrana.
La Storia del Melograno
Il melograno trae le sue origini in Persia, quasi 5000 anni fa ed è presente dall’epoca preistorica nell’area del Mediterraneo, diffuso dai Greci, dai Fenici, dai Romani e dagli Arabi. Nella mitologia Greca la melagrana era il frutto sacro dedito a Venere e a Giunone. Nell’antica Roma le spose usavano intrecciare i loro capelli con i rami di melograno come simbolo di fertilità e ricchezza. Alcuni studiosi di teologia ebraica affermano che il frutto dell’Albero della vita del Giardino dell’Eden fosse in realtà un melagrana. Anche nel Corano, il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso ed è anche menzionato tra le buone cose create da Dio. Anticamente la melagrana era utilizzata per calmare i bruciori di stomaco, come afrodisiaco e come vermifugo intestinale.
Le proprietà del Melograno
Il melograno (melagrana) è ricca di vitamine A, C, B, E e di minerali come potassio, fosforo, magnesio, selenio, ferro, zinco, manganese, rame e antiossidanti come il betacarotene.
Il melograno ha anche un alto contenuto di tannini, antociani, acido gallico e altri polifenoli antiossidanti noti in letteratura scientifica per la prevenzione di diversi tumori come il cancro alla pelle ed il tumore della mammella. Questi polifenoli aiutano a ridurre anche il rischio di aterosclerosi e di malattie cardiache mantenendo i vasi sanguigni nelle condizioni migliori, aiutando anche ad abbassare i grassi nocivi (LDL).
Per tutti questi nutrienti il melograno può essere considerato un frutto ideale da inserire nell’alimentazione per prevenire patologie cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative (Alzheimer).
Le sostanze che contiene il melagrano hanno diverse proprietà che aiutano ad avere i seguenti benefici:
- antitrombotiche, vasoprotettrici e gastroprotettrici;
- antiallergiche e antinfiammatorie;
- vermifughe e antielmintiche, contro i parassiti intestinali;
- antidiarroiche;
- antiossidanti;
- anticoagulanti.
Il melagrano contiene anche fitoestrogeni, utili nell’aiutare a combattere i sintomi della menopausa, come le vampate di calore, gli sbalzi d’umore, il nervosismo ed il calo della libido.
Consigli per il suo utilizzo
Il frutto di melograno si può mangiare sgranando i chicchi al suo interno che possono essere mangiati così o aggiunti nelle insalate. Si possono anche spremere in un spremi melagrana che è quello che uso anch’io quando i melograni sono di stagione. Durante il resto dell’anno bevo invece questo succo BIO e puro al 100% (non da concentrato) che è comodo anche da usare e conservare perchè ha un rubinetto per servire il prodotto fresco direttamente nel bicchiere, per cui ne faccio #pubblicità, tu puoi comprarlo in Amazon cliccando qui: https://amzn.to/45P6JSa
Controindicazioni ed avvertenze
In generale, il melograno ed il suo succo possono essere consumati da chiunque, ad eccezione di chi è intollerante o allergico al frutto stesso o alle sue singole componenti. In alcuni casi specifici, in presenza di patologie e cure farmacologiche è bene comunque chiedere prima un parere al proprio medico curante.
IL BERGAMOTTO
Il Bergamotto è una pianta dal nome botanico Citrus Bergamia L. della famiglia delle Rutaceae parente stretto di tutti gli agrumi (limoni, arance, mandarini, ecc.).
Il bergamotto è molto usato nell’industria profumiera in quanto l’olio essenziale estratta dalla scorza dei frutti è un’essenza molto utilizzata in profumeria.
La Storia del Bergamotto
Sembra che il bergamotto provenga dalle isole Canarie e che sarebbe stato importato in Europa ad opera di Cristoforo Colombo ma da altre fonti pare sia proveniente dalla Cina e successivamente dalla città di Berga in Spagna e casualmente poi arrivò in Calabria, dove a tutt’oggi è coltivato. Infatti, la Reggio Calabria resta la patria del Bergamotto, in quanto, nella costa meridionale della Calabria si produce il 90% dei bergamotti del mondo.
Le proprietà del Bergamotto
Il frutto del bergamotto è ricco di vitamina A e vitamina C, note per aiutare il sistema immunitario ed allontanare l’invecchiamento precoce. Contiene sali minerali importanti come il potassio, sodio, calcio, ferro e flavonoidi noti antiossidanti. Grazie alla vitamina C, il succo di bergamotto, migliora l’assorbimento del ferro ed è utile nel supporto alle terapie per l’anemia.
Un recente studio condotto dall’Università di Roma Tor Vergata ha dimostrato che assumere succo di bergamotto può determinare ”un significativo aumento di colesterolo HDL (quello buono) e una diminuzione dell’LDL (quello cattivo)” una ulteriore conferma scientifica che certifica le proprietà benefiche del ”frutto della salute”.
Grazie alla ricchezza di Naringenina (polifenolo appartenete alla grande famiglia dei flavonoidi) il succo di bergamotto aiuta anche ad aumentare l’assimilazione del glucosio nei muscoli e nel fegato, contribuendo, così, a ridurre i livelli di glucosio nel sangue e a migliorare l’attività dell’insulina aiutando anche il controllo del peso.
Le sostanze che contiene il bergamotto hanno diverse proprietà che aiutano ad avere i seguenti benefici:
- Salute di pelle, occhi e capelli;
- Prevenire malattie cardiovascolari;
- Azione antiossidante e di tutela del cuore;
- Rallentare l’invecchiamento precoce e neutralizzare i radicali liberi;
- Contrastare il colesterolo alto;
- Aiutare ad abbassare la glicemia;
- Assorbimento del ferro;
Consigli per il suo utilizzo
Il frutto di bergamotto si può spremere e bere così o dolcificato con succo d’agave. Non è facile reperirli in commercio anche perchè la loro stagionalità è corta pertanto consiglio di usare il succo puro che è anche quello che uso anch’io. Io bevo questo succo di bergamotto puro al 100% (non da concentrato) che è comodo anche da usare e conservare perchè ha un rubinetto per servire il prodotto fresco direttamente nel bicchiere, per cui ne faccio #pubblicità, tu puoi comprarlo in Amazon cliccando qui: https://amzn.to/3OQNS44
Controindicazioni ed avvertenze
In generale, il succo di bergamotto può essere consumato da chiunque, ad eccezione di chi è intollerante o allergico al frutto stesso o alle sue singole componenti. In alcuni casi specifici, in presenza di patologie e cure farmacologiche è bene comunque chiedere prima un parere al proprio medico curante.