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In questo articolo scopriremo come la mitologia, col suo linguaggio costruito con una serie di immagini, di favole, di archetipi, ci parla metaforicamente e allegoricamente per darci consigli concreti per vivere meglio.

 

La “mitologia laica” greca, romana o quella religiosa dei testi sacri delle varie religioni come ad esempio quella da noi più conosciuta che si trova nel “vecchio” e nel “nuovo testamento”, altro non sono che un modo per parlare con la nostra anima, con il nostro inconscio.

Quest’ultimo si è strutturato negli anni grazie a semplici immagini (archetipi) che si sono vivificate grazie a delle emozioni. La mitologia è un bel modo per comunicare, grazie al suo linguaggio simbolico, anche con le parti più profonde e nascoste di noi stessi.

Pertanto ti racconto una storia: c’era una volta…

Dedalo, ingegnoso eroe mitologico, al quale si rivolse Arianna, la figlia di Minosse, per sapere come aiutare il suo amato Teseo ad uccidere il Minotauro per uscire dal Labirinto in cui erano imprigionati.

Dedalo inventò lo stratagemma del famoso filo che fece trionfare Arianna e Teseo. Ma quando Minosse però venne a sapere che ad aiutare sua figlia e Teseo fu Dedalo lo imprigionò rinchiudendolo insieme al figlio Icaro, nel labirinto, che egli stesso aveva progettato.

L’unico modo per uscire dal Labirinto era volando. Ingegnoso com’era, Dedalo costruì due paia di ali, uno per sé e l’altro per il figlio. Si raccomandò con Icaro di restargli sempre vicino durante il volo, di non alzarsi troppo per non avvicinarsi troppo ai raggi del sole perchè, le ali, attaccate alle spalle con della cera, potevano staccarsi in quanto il calore avrebbe potuto scegliere la cera.

Fu purtroppo proprio così, Icaro inebriato dal volo, si allontanò dal padre e raggiunse i raggi del sole che sciolsero la cera e lo fecero precipitare nel mare, dove morì.

Ti senti molte volte imprigionato in un labirinto? Poco conta che tu ci sia finito per amore come Arianna o per tua scelta come nel caso di Dedalo che scelse di aiutarla, tu come tanti, sei nel labirinto dei tuoi pensieri, delle tue convinzioni, dei tuoi condizionamenti, del tuo ego.

La mitologia ci insegna che, se tu stai volando in alto per presunzione o per paura poco conta, comunque stai ignorando, come Icaro, le leggi della natura.

Guardati attorno, da centinaia di anni ci siamo arrogati il ruolo di Icaro, pensando di essere superiori, di poter manipolare e comandare sulla natura e, invece di ascoltare le parole di Dedalo, di non alzarsi troppo, di volare basso, abbiamo ascoltato il delirio di potenza, profanando la natura con sperimentazioni climatiche, nucleari, scientifiche ecc. ecc. e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: alluvioni, disastri naturali, super virus, super vaccini, ospedali sempre più pieni, malattie sempre più mortali, surriscaldamento del pianeta, inquinamento, ecc. ecc.

Dobbiamo proprio cadere in mare e morire come fece Icaro oppure ci fermiamo prima che il nostro ego ci faccia vittime? Volare bassi però è più faticoso, non puoi seguire le correnti ascensionali che ti spingono in alto, per volare basso devi metterci del tuo, devi muovere…le ali, mantenere la quota, non perdere il controllo e la consapevolezza di dove sei e soprattutto di chi sei: Icaro o Dedalo?

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